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Gli Esperti del comportamento del cane e del gatto

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Troppo spesso i comportamenti aggressivi vengono imputati unicamente ad una supposta aspirazione dei nostri animali a "dominare".
Tale concetto, superato e fuorviante, riflette la visione per cui l'unica attitudine del cane (o del gatto) è competitiva. Come se la loro unica aspirazione fosse di dominare tutti i patner sociali, come dei novelli dittatori. 
Questa visione non tiene in alcuna considerazione la complessità delle espressioni comportamentali di queste specie.
Specie che, è bene ricordarlo, sono state addomesticate decine (se non centinaia) di migliaia di anni fa, e che proprio per il processo di domesticazione riconoscono naturalmente nell'uomo la propria figura di riferimento.

I comportamenti aggressivi (che non implicano esclusivamente il morso od i graffi. ma anche ringhi, soffi, abbai o zampate) possono avere diverse cause: paura, competizione, irritazione, eccitazione, incapacità di controllo del morso o dei graffi, mancata socializzazione etc. .

Riveste una notevole importanza comprendere che tali comportamenti non si possono semplicemente far risalire alla razza (ed i meticci?), ma che le motivazioni alla base sono multi-fattoriali, legate quasi sempre alla storia del singolo cane (soprattutto al suo sviluppo comportamentale).

Proprio per questo è possibile intervenire per modificare questi comportamenti, ovviamente se la causa fosse esclusivamente genetica varrebbe il contrario.
Tutto ciò senza nulla togliere al fatto che alcune razze possono essere più o meno adatte alle nostre abitudini sociali o, in senso più ampio, di vita.


In ultimo, ricordiamo che è molto importante non sottovalutare i campanelli d'allarme che i nostri amici a quattro zampe ci inviano, in quanto sono sempre segnali di malessere psichico, ampiamente ricuperabili se presi per tempo.

 
 
Con il termine comunemente usato di "ansia da separazione" si intendono una serie di comportamenti (abbai, ululati, miagolii, distruzioni di oggetti o di porte e finestre, urinazioni o defecazioni in casa) attuati dal cane o gatto in assenza del proprietario.
Le cause in verità possono essere sì legate a disturbi ansiosi ma anche a disturbi competitivi , deficit autocontrolli, frustrazione, etc.
Ovviamente è necessario comprendere le cause a monte prima di intervenire su questo comportamento.
 
 

Le eliminazioni domestiche possiamo suddividerle in "Marcature" ed "Eliminazioni inappropriate".
Le Marcature possono essere legate a disturbi ansiosi , competitivi, ansia, frustrazioni etc..
Le eliminazioni inappropriate, invece, a mancato apprendimento, deficit attenzione, disturbi apprendimento.
Ovviamente l'approccio richiesto varia profondamente a seconda di quale sia la diagnosi, cioè la causa alla base del comportamento.

 
 
 Con il termine di "autotraumatismi" si indicano le lesioni che il cane od il gatto si auto-infliggono e che vanno da una banale alterazione del colore del pelo, dovuta alla diluizione effettuata dalla saliva, a lesioni ben più importanti che arrivano alle automutilazioni (coda in primis).
Le cause normalmente sono legate a disturbi ansiosi o depressivi oppure a deficit degli autocontrolli.
Altre cause sono infrequenti.
Normalmente nel cane sono localizzate ai carpi o tarsi (soprattutto sinistri) e alla coda, ma ad esempio nel dobermanni è frequentemente interessato il fianco.
Nel gatto le aree maggiormente interessate sono addome, fianchi e coda.
Qualsiasi tentativo di risolvere il problema con bendaggi, collari elisabettiani ed altri accorgimenti che limitano semplicemente la presa di contatto, da dei risultati parziali e/o  temporanei.
Il problema deve  essere affrontato dal punto di vista comportamentale per poter dare risultati permanenti.
 
 
 Il cane od il gatto possono presentare diversi comportamenti legati alla paura come la fuga, l'immobilizzarsi (freezing) o l'aggressione.
Se i comportamenti di paura non sono motivati da un oggettiva situazione di pericolo possiamo parlare di comportamento patologico.
Le paure patologiche sono comunemente legate a fobie (se la paura ha un motivo scatenante ben identificato) o ansie (se qualsiasi stimolo non conosciuto la scatena).
Alla base possono esserci dei disturbi dello sviluppo comportamentale che hanno causato un carattere "fragile", traumi (fenomeno meno comune di quanto si pensi), ,disturbi della comunicazione o altro.
Ovviamente il tipo di approccio varia da caso a caso.